Raccolta di poesie di Beppe Bresolin

“Se avessi potuto scrivere una bella frase avrei potuto scriverne due
e se avessi potuto scriverne due avrei potuto scriverne tre
e se avessi potuto scriverne tre avrei potuto scrivere per sempre.”

(John Fante, Sogni di Bunker Hill)


"L'aggiustino", ph. Stefano Albanese

lunedì 7 gennaio 2013

Lo stesso sguardo

 

















C’è sempre un numero da prendere
e sono tutti diversi.
Siamo nella stessa fila
nello stesso posto
anche quando non ci siamo affatto.
Dalle ascelle della massaia il suo sudore
dai suoi capelli il pranzo soffritto.
Il disgusto è condiviso.
La donna anziana
parcheggiata nella corsia.
La radio.
Una radiografia.
Una tomografia assiale computerizzata
nonostante il contrasto
nonostante i contrasti.
In mancanza di un letto
puoi usare una sedia o un sedile.
Un brano gracchia
dagli auricolari della ragazzina.
Ci viene da cantarlo, in coro, possibilmente.
I miei denti
i tuoi denti tra labbra,
i nostri occhi sono la stessa risata.
Le immagini nel tuo sguardo.
Le immagini nel mio sguardo.
I nostri sguardi.
Lo stesso sguardo.
Tu che numero sei?
In quel momento mi accorgo
di essere solo un numero.
Sul display appare il mio
il tuo sull’altro.
Andiamo. In posti diversi.


(da "Il mare mi ha restituito la bottiglia")



 

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