Raccolta di poesie di Beppe Bresolin

“Se avessi potuto scrivere una bella frase avrei potuto scriverne due
e se avessi potuto scriverne due avrei potuto scriverne tre
e se avessi potuto scriverne tre avrei potuto scrivere per sempre.”

(John Fante, Sogni di Bunker Hill)


"L'aggiustino", ph. Stefano Albanese

lunedì 7 gennaio 2013

Mezzo

























Fogli davanti.
A volte luminosi altre illuminanti.
Troppo spesso
carta troppo spessa
con rughe che spaccano la pelle
la rima ripiegata su sè stessa.
Fatica la penna tra le dita e il dolore
come il culo su una sella di bicicletta in salita.
Risulta difficile trovare un titolo che calzi a pennello
se ti va stretto
troppo facile dire “aspetto”
prospettandoti la discesa senza freni e scalzo
padali liberi di roteare
solo qualche buca da scansare
troppo facile non pensare
rinunciare alla cattura
dell’attimo in cui la goccia abbandona la foglia
e resta sospesa
tra il dire che ti racconta il cuore
e il leggere che abbraccia
il momento dell’immedesimazione.
Corda tesa a mezz’aria
tra denti serrati in mezze frasi.
Fogli davanti e penna a fatica.
Mezzi di locomozione
e asfalto teso tra l’inchiostro e le parole.

(da "A volte mi somiglio")


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